May 26 25
Gestire una casa vacanza o un appartamento in affitto breve a Genova può essere un’opportunità interessante, soprattutto in una città che attrae turisti tutto l’anno. Tuttavia, prima di iniziare, è fondamentale conoscere alcune regole, tra cui quella relativa alla tassa di soggiorno.
In questo articolo ti spieghiamo in modo chiaro e aggiornato come funziona la tassa di soggiorno a Genova, quanto si paga, chi è esente e quali sono gli obblighi per i proprietari.
Che cos’è la tassa di soggiorno e perché si paga
La tassa di soggiorno è un contributo richiesto a chi soggiorna in una città per fini turistici, ed è destinato a finanziare i servizi pubblici locali: trasporti, manutenzione urbana, tutela del patrimonio culturale e promozione turistica.
Anche Genova, come molte città italiane, ha introdotto questa tassa. Il suo scopo è quello di migliorare l’esperienza di chi visita la città, offrendo servizi più efficienti e un ambiente ben curato. Ma, naturalmente, il compito di raccogliere e versare il contributo spetta a chi affitta l’alloggio.
A quanto ammonta la tassa di soggiorno a Genova?
L’importo varia a seconda del tipo di struttura ricettiva. Se gestisci una casa vacanza, un affitto breve o una locazione turistica, l’ammontare della tassa corrisponde a 3 euro a notte per persona.
Per gli hotel, invece, le tariffe sono legate alla categoria della struttura (ovvero al numero di stelle), ma l’approccio resta lo stesso: più è alta la categoria, maggiore sarà il contributo.
Va ricordato che la tassa si applica per un massimo di 8 notti consecutive. Quindi, se un ospite soggiorna più a lungo, non dovrà pagare oltre quel limite.
Chi è esente dal pagamento?
Il Comune di Genova prevede alcune categorie di esenzione dal pagamento della tassa. Tra queste:
- I minori di 14 anni
- Le persone con disabilità e i loro accompagnatori
- Gli studenti universitari che risiedono temporaneamente in città
- Gli operatori sanitari in servizio temporaneo
- Altri casi specifici elencati nel regolamento comunale
Se ricevi ospiti appartenenti a una di queste categorie, assicurati di informarti bene e conservare la documentazione utile in caso di controlli.
Cosa deve fare chi affitta un immobile a uso turistico
Chi gestisce una struttura ricettiva, anche non professionale, ha il dovere di incassare direttamente dagli ospiti la tassa di soggiorno e rilasciare una ricevuta separata da quella dell’affitto. Nella ricevuta deve essere indicata chiaramente la dicitura:
“Assolto contributo di soggiorno per Euro ...”
Questo rende tutto più trasparente agli occhi dell’ospite e permette di distinguere il canone di locazione dall’imposta.
Quando e come si paga la tassa al Comune
Il gestore non trattiene la tassa per sé: deve versarla al Comune di Genova, seguendo le scadenze trimestrali:
- 15 aprile per il primo trimestre
- 15 luglio per il secondo
- 15 ottobre per il terzo
- 15 gennaio dell’anno successivo per il quarto
Il pagamento può essere effettuato tramite la piattaforma PagoPA, scaricando un apposito IUV (Identificativo Univoco di Pagamento). In alternativa, è possibile usare il modello F24, disponibile anche presso banche e uffici postali.
Un obbligo in più: il conto giudiziale
C’è un altro adempimento spesso trascurato: entro il 30 gennaio dell’anno successivo, i gestori sono tenuti a presentare la resa del conto giudiziale. Si tratta di un documento riepilogativo che viene inoltrato dal Comune alla Corte dei Conti, per verificare la regolarità delle somme versate.
È importante rispettare anche questo passaggio, poiché chi incassa e versa un’imposta pubblica è considerato a tutti gli effetti un agente contabile.
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Se stai valutando di mettere a reddito il tuo appartamento attraverso affitti turistici, ma ti scoraggia la burocrazia o non hai il tempo per gestire ogni aspetto, sappi che puoi affidarti a professionisti specializzati.
Una società esperta nella gestione di affitti brevi e medi può prendersi carico di tutto:
- Registrazioni e pratiche con il Comune
- Promozione dell’immobile sui portali di booking
- Gestione degli ospiti e degli adempimenti fiscali
In questo modo potrai ottenere una rendita interessante dal tuo immobile, senza dover pensare a scadenze, ricevute o versamenti.
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